Così come per ogni cosa, anche le relazioni vivono diverse fasi da attraversare insieme al partner. Ogni fase presenterà le sue caratteristiche: alcune saranno difficili e frustranti, altre saranno piacevoli e gioiose. L’effetto che ti faranno dipende molto anche alla tua capacità di sopportazione emotiva.

Queste differenti fasi sono dovute al fatto che due anime, parti della stessa relazione, si trovano separate quando originariamente erano unite. Tu e il tuo partner sarete lo specchio l’uno dell’altra e sarete connessi profondamente. Però per raggiungere questo destino dovrai attraversare una serie di passi.

Le prime fasi di solito sono le più dure perché provocando numerose sofferenze, ma con il tempo riuscirai a capire che erano essenziali a portarti verso l’anima gemella.

Ogni fase potrà essere vissuta con la stessa persona oppure con una persona differente.

Le 5 fasi per raggiungere il tuo destino

Ad esempio, la prima fase è quella dell’amore dolce e sensibile che ammorbidirà il tuo essere. Durante questa fase crescerai come persona e conoscerai te stessa: sarà il primo passo alla scoperta del tuo sé.

La seconda fase invece sarà un incontro piuttosto particolare. All’improvviso durante una tua giornata normale, incontrerai una persona che ti sembrerà di conoscere da sempre. Sarai attratta a lui da una forza magnetica e non vorrai fare altro che stabilire una connessione tra di voi. Uscendo insieme e conoscendovi, realizzerete che qualcosa tra di voi c’è già stato: avrete l’impressione di aver già condiviso delle esperienze.

La terza fase è quella dell’innamoramento. In questo momento della tua vita sarai pronta a concedere qualcosa di te che non hai mai lasciato andare. Il tuo rapporto in questa fase sarà basato su un’attrazione talmente forte da spingervi a un legame profondo come quello dell’amore. Potrebbe essere una relazione lunga o breve, non importa, ciò che conta è che riuscirete a sentire i pensieri l’uno dell’altra.

La quarta fase è la più dolorosa: la separazione. Certo, avrai già sperimentato più volte la fine di un rapporto e il dolore che ne consegue, ma in questo momento della tua vita sarà particolarmente devastante. Ogni amore ci impegna in modo diverso e quindi il termine di esso ci ferisce con intensità differenti. Nella fase della separazione ti renderai conto che non sei ancora pronta per portare a termine un rapporto completo nonostante ci avrai provato. Le emozioni e le sensazioni che provi sono difficili da gestire perché davvero intense, quindi la separazione sarà inevitabile. Nonostante questa fase ti provocherà un notevole dolore, sarà anche molto utile per farti crescere come individuo. Riuscirai a capire ciò che realmente desideri in un partner e ciò che invece trovi apprezzabile solo per qualche occasione. Cercare di schivare questa fase è un errore molto grave: rimarrai fossilizzata su relazioni che non portano da nessuna parte.

L’ultima fase per raggiungere quello che è il tuo destino, è quella della riunione. Devi avere fiducia che il tuo destino riuscirà a compiersi e a raggiungerti. Se nella vita hai già incontrato la tua anima gemella, questa riuscirà a ritrovarti e ricomincerete la vostra relazione nell’esatto punto in cui l’avevate interrotta. Scoprirete la capacità di vivere il vostro rapporto in modo diverso: riuscirete a mettere il vostro amore al centro e a superare le problematiche che vi avevano allontanato all’inizio. Non devi avere dubbi sul fatto che anche tu sei nata con una storia già scritta fin dall’infanzia: l’esito finale è condizionato dalle tue scelte, ma il tuo destino è inevitabile. Quindi è inutile affannarsi troppo e crucciarsi per prendere decisioni importanti, ciò che ti spetta di diritto, riuscirà a trovarti. È la tua stessa esistenza che lo pretende.

Mangiare per colmare una carenza emotiva: sii consapevole di quello che fai

Sarà capitato anche a te di abbuffarti senza avere fame. Forse in un primo momento non ci hai fatto caso, ma se questa situazione inizia a verificarsi molto spesso, è bene fermarsi un attimo per analizzarne le cause.

È un po’ come se la tua pancia provasse emozioni. Sì, fa un po’ ridere, però è molto frequente che per colmare una carenza emotiva le persone si rifugino nel cibo.

Non è nemmeno una cosa troppo strana, tutti gli psicoterapeuti sanno che emozioni e traumi si riflettono sul nostro corpo. Ognuno di noi è portato a mettere in pratica meccanismi di difesa e compensazione che servono a proteggerci dalla sofferenza e dal dolore.

Ovviamente la maggior parte dei segnali tra cervello e stomaco è dovuta a fattori fisiologici come fame, senso di sazietà, indigestione, dolore e tanto altro. Eppure c’è una piccola parte delle comunicazioni che segue il percorso contrario. È il caso di forti sensazioni, traumi o stress emotivi che quando vengono elaborati dal nostro sistema nervoso finiscono con il causare disturbi a livello intestinale: crampi, stipsi, nausea e altro ancora. Quindi è più che possibile che l’alimentazione sia una forma di compensazione emotiva.

Dal cervello all’apparato digerente

Ci sono studi che hanno evidenziato che le persone depresse tendono alla stitichezza, mentre le persone ansiose hanno un ritmo accelerato dei processi digestivi. Altri studi hanno dimostrato che alcune emozioni hanno effetto sullo stomaco: per esempio la paura induce sazietà.

Lo stress può causare diarrea crampi e addirittura nausea. Questo probabilmente è dovuto alla funzione originaria dello stress: salvarci la vita preparandoci ad affrontare una situazione di pericolo. Ecco perché il primo effetto dello stress è quello di svuotare l’intestino alleggerendoci per favorire la fuga. Ma cosa succede quando lo stress è cronico? Beh anche i disturbi gastrointestinali si cronicizzano.

Mangiare per colmare una carenza emotiva

Il dottor Marco Pastorini, psicologo e psicoterapeutica, nonché uno dei massimi esperti di alimentazione nervosa ha detto: “Mangiare può prendere inizio da una sensazione fisica, ma molto spesso da un’emozione. Se stai mangiando mentre stai provando noia, stress, fatica, tensione, rabbia, solitudine, ansia o depressione, ricorda che sei dentro alla fame nervosa per riempire un vuoto”.

Possiamo fare anche una distinzione tra fame fisiologica e fame nervosa: la prima arriva in modo graduale e a orari tutto sommato predefiniti, la seconda invece ti coglie di sorpresa e ti obbliga a saziarti immediatamente. Inoltre, la fame fisiologica può aspettare.

Una teoria per spiegare la fame emotiva fa risalire questo disturbo all’allattamento. Nella fase dell’allattamento, madre e figlio provano un contatto molto stretto che nella nostra società moderna non si ripeterà mai più. Nelle prime fasi dell’infanzia il bambino troverà conforto in questo gesto così intimo. Da qui nascerà l’impulso a saziarsi quando qualcosa non va.

Nella nostra società il contatto fisico non è particolarmente espresso nelle relazioni quotidiane, quindi siamo portati a sostituire questa affettività con l’alimentazione che invece è socialmente accettata, se non addirittura incoraggiata.

Ascolta il tuo corpo

Quindi, la prossima volta che cercherai di scegliere la dieta più adatta a te, ricordati che anche la tua mente influisce sulla tua alimentazione. Prova a fare caso se la fame nervosa ti assale spesso e se riesci a controllarla. Forse è proprio la fame emotiva che compromette i tuoi sforzi per seguire un’alimentazione corretta.

In questo caso potrebbe essere una bella idea analizzare le carenze emotive che ti provocano stati di fame: risolvendo i problemi psicologici potresti riuscire a seguire diete sane ed equilibrate. In fin dei fatti, ne va della tua salute fisica e mentale.

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